giovedì 22 dicembre 2011

CON LO STATO BORGHESE NON SI DISCUTE, LO SI ABBATTE


LOTTA DI CLASSE


In Italia non c'è stato alcun governo dal dopoguerra ad oggi che non abbia usato la tiritera-sempr'identica del "c'è crisi, occorrono sacrifici", "siamo in emergenza nazionale, preparatevi al salasso", "il paese è in recessione: austerity".

A onor del vero anche prima della II guerra mondiale le situazioni erano identiche, le chiamavano "autarchia", "consegna delle fedi nuziali all'Altare della Patria", "sforzo popolare unito per l'impegno bellico".

Allora era la Regina insieme al Mussy Culo Basso e ai suoi gerarchi a proclamare i prelievi di sangue ai sudditi.

Dopo di loro una sequela infinita di Capi di governo, Ministri, Presidenti della Repubblica, industriali che susseguendosi hanno sempre, secondo loro, trovato una situazione economica nazionale disastrata a causa dell'esecutivo precedente.

Risultato: sacrifici!




E' di poco tempo fa, per esempio, l'analisi, e che analisi!, della Polverini che ottenuta indegnamente la poltrona della Regione Lombardia, ha fatto sapere che i "buchi economici gravissimi" riscontrati, erano colpa della precedente gestione.

Lo stesso discorso, piè pari, l'ha fatto quel tizio che fa ora il sindaco di Roma, una volta faceva lo squadrista in Ordine Nuovo; riverginato dalle varie Alleanze Nazionali-Fini-Berlusconi-Lega Nord, appena ha posato il culo sul velluto rosso: "i problemi deconomici del Comune sono tutti colpa di Veltroni".

Veltroni, prima di lui, aveva detto la stessa cosa del Sindaco che lo aveva preceduto.

Di veramente degno di cervello in Roma, ad amministrare la Città c'è stato solamente Carlo Giulio Argan, ma siccome era un signore della scuola di Pertini, nessuno lo ricorda più.

La Polverini, che tanto si lamentava dei "ladroni" precedenti a lei, la sa talmente lunga ed è una correttissima politicante del Sistema Magna Magna che, da una parte blatera predicozzi in romanesco e parolacce sulla sua gestione regionale dolorosa e sui privilegi degli altri, dall'altra approva più vitalizi per tutta la sua giunta, fregandosene altamente della sobrietà e della situazione nazionale [http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/131640/ricetta_polverini_piu_vitalizi_per_tutti].

L'altro, il sindaco nero della capitale, non è da meno, genero di Pino Rauti, ha praticato a man bassa il "ti sistemo io, parente, amico e camerata mio", distribuendo posti di lavoro in ogni dove possibile di sua pertinenza.

E' ancora lì, ben incollato alla poltrona.

Sia lui che l'altra se ne guardano bene dall'andarsene e cominciare a rendere l'aria nazionale più respirabile.

Qui da noi non s'usa dimettersi.

La norma, accettata e voluta da quasi tutti gli italiani, è quella che più sono dinosauri morti, continuatori della peggiore Democrazia Cristiana e del più squallido Partito Socialista di Bottino Craxi, più restano in carica a muovere le fila della nazione.

Sacrificio dopo sacrificio, una repressione dopo l'altra siamo passati da Scelba a Tambroni, Andreotti e Cossiga, Fanfani e Spadolini, Leone, Rumor e Moro, Forlani, Fanfani e De Mita, Prodi, Amato e Dini, Berlusconi e adesso Monti.

Tutti, ma proprio tutti, ha sempre recitato lo stesso rosario infame: c'è stata sempre crisi, mai se ne è andata, chi pagava e paga sono sempre i soliti, spremuti all'inverosimile.

I ricchi sono diventati sempre più ricchi, enormemente ricchi: il 10% delle famiglie italiane posseggono l'intera ricchezza del Paese e se ne fottono di noi tutti.

Oltre Tevere ci sta poi il Vaticano, che a dire il vero, è lui il vero Governo Italiano.

Ha sempre legiferato al posto del nostro Parlamento, violando la sovranità nazionale del nostro Stato, interviene nelle campagne elettorali indicando ai suoi fedeli chi votare [graditi a Sua Santità], si occupa della nostra vita sessuale, di come dobbiamo morire e partorire, amministra il nostro dolore, si occupa dell'educazione dei figli degli italiani ed in cambio riceve fiumi di denaro pubblico dall'otto per mille e dai ministeri compiacenti da sempre.

In Italia nessuna legge viene rispettata come il maledetto e demoniaco Concordato, che è una vergogna nazionale, vaticana, ma soprattutto un insulto a tutti i veri ed autentici credenti.

Piuttosto i nostro politicanti da strapazzo calpestano e sputano sulla Costituzione, sul Codice Penale e Civile, ma sul Concordato no!

Le Loro Santità predicano l'aiuto ai poveri, lo predicano solamente, viaggiando a spese Alitalia in tutto il mondo.

Poi sono sempre gli stessi poveri che aiutano davvero concretamente i loro fratelli più poveri.

I porporati sono troppo occupati ad amministrare l'impero edilizio di Propaganda Fide, quello economico esentasse verso i paradisi fiscali dello IOR, il tesoro di San Pietro, Comunione e Liberazione da infiltrare in ogni realtà politica possibile e l'Opus Dei.

Tutta gente straricca, schifosamente immersa nell'oro che ha il coraggio pure di dire che la situazione economica europea è dovuta alla "crisi dell'etica e della fede".

E non si vergognano.

Siamo il Paese con gli stipendi più bassi d'Europa e la persecuzione fiscale ormai giunta a limiti insopportabili: non compriamo più.

Risparmiamo pure sul cibo essenziale.

Il potere di acquisto nostro è fermo al 1996.

Gli industriali italiani sono i peggiori in campo: ciechi, deficienti, mai illuminati, solo interessati al superprofitto personale/di famiglia, nessuna progettualità concreta.




Ricordano gli affamatori multinazionali come Del Monte, Ciquita, Lipton, Mac Donald's: arrivano in un sito, espropriano i contadini delle loro terre, chi non ci sta viene assassinato dagli squadroni della morte, coltivano intensivamente a monoproduzione assumendo gli stessi contadini, quando la terra è ormai ridotta a morta sterilità licenziano tutti e danno fuoco alle piantagioni, cambiando posto e Stato.

Si lasciano dietro solo distruzione e disperazione di milioni di persone.

Sono dei Marchionne in grande.

Questa è l'Italia di oggi: governata da servi dei banchieri, dalla cieca, sorda/ida e mai muta Confindustria, dalla Santa Sede del dio denaro e da mummie di dinosauro.

La sinistra non c'è più da due decenni abbondanti.

I sindacati, divisi, non hanno più alcun peso, hanno dormito per troppo tempo da una parte, dall'altra si sono venduti ai padroni e al potere.

Gli italiani poi sono più pecore che mai.

Schiavi felici d'essere sempre più trattati da zerbini tracciati.

Eppure ci vorrebbe poco a realizzare che non è cambiando Governo o Presidente che si cresce e ci si libera.

E' cambiare radicalmente il Sistema quello che occorre.

Comprendere che è nel Movimento Operaio il futuro della Nazione, nella rifondazione della Lotta di Classe organizzata e generale.

Che "con lo Stato borghese non si discute, lo si abbatte".



Lucio Galluzzi

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mercoledì 21 dicembre 2011

SANGUINACCIO D'OPERAI PER LE MENSE DI PALAZZO


Si sono sentiti criticati, attaccati, rifiutati, contestati seriamente.

Anche Napolitano se ne è accorto. Strano!

Dormiva sempre prima; ora è una continuazione di sermoni.

Non c'è giorno nel quale non predichi, a lungo pure.

Sembra davvero di avere due pontefici.

Uno in Vaticano che ce la racconta sul bene immenso del suo dio, come se a noi fregasse qualcosa.

L'altro che ci imbonisce sulla bontà e giustezza del suo governo di Professori.

Intorno il codazzo dei poveretti, che non sanno più cosa inventarsi per farci credere che non sono poi tanto merde.

E' una situazione molto più grave di quanto possa apparire.

Fetida e rivoltante.

Un servo dei banchieri che hanno in mano il mondo è Capo del governo per volontà del Presidente della Repubblica, non certo nostra.




Nessuno ci ha chiesto alcunché.

Come sono abituati, tutti, fanno il loro sporco comodo in segreto, nottetempo.

Tutto deciso a porte chiuse, calato dall'alto. Massoneria globale che ha fagocitato qualsiasi orgoglio.

Pretendono pure che si creda al fatto che siano tutti senza bandiera e schiera, amiconi per l'emergenza nazionale, amanti l'un l'altro a causa della "crisi" universale, appiattiti nel pattume ignavo del quale siamo tutti vittime.

Vittime sacrificali, rese inoffensive, ricattate, minacciate.

Non possiamo neppure più pensare liberamente ed esprimere disappunto con i Castaioli, perché ci sgridano dalle conferenze stampa, dalle esternazioni quirinalesce, producendosi in racconti di favole e puttanate, riprese a pappagallo dai lacché di regime che sono rimasti gli stessi, identici i nomi, uguali i comportamenti: cretini cronici.

La Repubblica Italiana non è nata perché voluta dai padroni, dalla Santa Sede, dai ricchi borghesi e dalle madame imbellettate salottiere.

E' nata dal sangue dei Partigiani, dal basso, dai lavoratori affamati, dai perseguitati dell'asse Hitler/Mussolini.

I Padri Costituenti non hanno redatto la Carta a favore dei potenti e neppure strizzavano l'occhietto ai fascisti riciclati.

E' una questione di Storia, non di interpretazione.

La Resistenza non si interpreta. E' stata tale e basta.

Il nostro Paese non si è costruito grazie al lavoro dei borghesi e politici, men che meno degli industriali.

Loro non hanno mai saputo e non sanno cosa significhi sudore e lotta operaia.

No hanno mai prodotto nulla.

Non si sono mai rotti la schiena o sporcati le mani di grasso ad una catena di montaggio.

E' assolutamente impensabile che una Nazione come la nostra possa riemergere dalla merda nella quale è stata ridotta dai ladri di verità e di vita, di bilancio statale, di fiducia e speranze, cancellando il Movimento Operaio e i Lavoratori tutti dalle decisioni ecocomiche/sociali e dalla vita istituzionale stessa.

Se lo pensano veramente, lor signori, allora sono dei pazzi ignoranti, che mai hanno letto una sola pagina di Storia delle Lotte Operaie e Nazionale.

Non lo pensano: il potere non è stupido.

Qui sta la gravità del momento: sono in malafede sapendo di esserlo.

Prosecutori e consociati strettamente al maledetto berlusconismo, che li ricatta e ordina ciò che devono o meno fare.

La ministra coccodrilla che, presa da compulsione isterica, si mette a piangere mentre parla dei sacrifici inflitti ai pensionati, è stata subito interpretata come una santa donna, lacrimante per senso di colpa d'ingiustizia sociale.

Esibizione pietosa.





Sandra Milo con il suo "Oddio Ciro" merita più ammirazione.

Difatti, la Elsa, dopo pochi giorni annuncia la volontà di modifica dell'Articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.

Vuole mettere in pratica quello che Sacconi, Brunetta, Tremonti, Bonanni, Angeletti, Marchionne, Marcegaglia non sono riusciti a fare nei 19 anni di fascismo d'Arcore.

Tagliare tutto, anche i più basilari diritti di coloro che li mantengono lautamente, cioè noi, [sti mangiapane a tradimento!], arrivare anche a reciderci le arterie se è il caso; così si fanno il sanguinaccio prelibato per le loro mense nei Palazzi.

E' macelleria, punto e basta.

La Fornero si è pure meravigliata e sentita offesa e preoccupata "per le parole usate nei miei confronti dalle forze sociali".

Cosa volevi, che venissero a baciarti in bocca e ringraziarti perché vuoi cancellare oltre un secolo di conquiste dei lavoratori?

Stesso comportamento della Gelmini, che: "non capisco come mai tutti questi studenti e docenti in piazza".

Chiamasi cretineria di Stato reiterata.

Prima c'era il governo dei falliti e corrotti, dei superciuk legaioli, delle soubrette e cantanti fallite a braccetto con gli squadristi di Ordine Nuovo e Fronte della Gioventù seduti ai ministeri; ora ci sono i cinici assoluti, armati di coltello per la precisa scarnificazione: la nostra.

Gente che non ha mai lavorato, lontanissima da ogni processo sociale, incapace di vedere, così strani chiusi in torri d'avorio.

Capiscono che hanno superato un limite lessicale e si rimangiano tutto.

Elsa ci ha fatto sapere che lei non ha mai nominato l'Articolo 18, i giornalisti hanno inventato tutto.

Lei non ha mai detto che lo Statuto dei Lavoratori non è un totem.

Neppure la Marcegaglia ha ribattuto che: "la formerò ha ragione, l'articolo 18 non è un tabù, occorre riformare il mercato del lavoro".

Ma quanto fa schifo questa gente?

Ma come si permettono?

Autoritari, sicumerosi, spaventosi, alieni.

Ci dicessero quanto guadagnano, si scambiassero con noi e noi con loro.

Andassero una volta per tutte fuori dalle scatole.

E Napolitano diventasse vegetariano, invece di nutrissi delle stesse carni.


Lucio Galluzzi

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venerdì 16 dicembre 2011

SILVIO MONTI O DELLA DISPERAZIONE D'ITALIA



Abbiamo passato 19 anni, uno dopo l'altro, assistendo alla sistematica e scientifica demolizione della Nazione Italia: il peggiore periodo che il nostro Paese ha subito dal ventennio Mussoliniano.

Un manipolo di incapaci, servi, lacché, venduti e corrotti, corruttori, ignoranti, arrampicatori improvvisati, cafoni, fascisti, ex soubrette e troie a volontà hanno gestito lo Stato come cosa privatissima, preoccupandosi solamente del Ducetto di Arcore, dei suoi processi e malefatte e del mantenimento ed incremento dei privilegi di casta ad ogni prezzo.

Leggi ad personam, decreti pro Fininvest, codicilli per la Famiglia del/dei Capo/Capi, lodi, lodini, attacchi alle Istituzioni Democratiche, tutte, delegittimazione della Magistratura e della Libertà di Stampa, conflitti di interesse, Mafia, trattative Stato-Cosa Nostra, ordini di servizio e censure alla RAI, sistemazione dei vari Minzolini in ogni dove possibile…





Così gli italiani hanno cominciato a perdere ogni possibile fiducia nella classe politica e nel suo operato, sono stati allontanati e dimenticati, abbandonati al proprio destino.

Se si provava a manifestare erano, e sono, manganellate, fumogeni sparati ad altezza d'uomo, giovani morti, torture nelle ex caserme, insulti, minacce ministeriali e galera.

19 anni neri, nerissimi, con l'odio governativo praticato senza alcuna vergogna.

Tanto nessuno di loro va più in galera.

Hanno sdoganato le cose peggiori facendole passare per normale liceità liberale: nepotismi, prostituzione minorile, abusi di potere, razzismo, neonazismo, scuole "padane" con i simboli celtici, sindaci fascisti neri e verdi da processi per direttissima, inviti a sputare sul tricolore, speculazione sulla morte, intrallazzi schifosi, mafiosi pluriassassini che diventavano eroi, massoneria deviata golpista seduta in Parlamento, ministri cialtroni sulla poltrona solo per mercatino personalissimo.

Questo è stato il periodo del puttaniere e dei suoi servi avvoltoi.

Non hanno mai legiferato per la Nazione.

L'Unica riforma [finta] che hanno prodotto è il maledetto e stolto Decreto Gelmini, giusto per poter dire, come dicono: "Abbiamo fatto grandi cose, la riforma epocale della Scuola"; in realtà l'hanno distrutta, bombardata, tagliata, resa ridicola.

Tutti ricordiamo Brunetta e le sue innumerevoli sciagurate uscite di testa, gli insulti pesantissimi ai disperati precari "siete la parte peggiore dell'Italia", agli studenti della Sapienza in lotta "delinquenti e terroristi andate a lavorare", per poi mandare subito la polizia a manganellare, "disoccupati bamboccioni", "insegnanti politicizzati e sindacalizzati da icenziare, se se ne stanno a casa è meglio", "sinistra di merda"… insomma un pazzo, isterico, che rimase al suo posto, nessuno osò mai mandarlo via.

Che dire poi dell'ex ministro del lavoro, quel Sacconi che odiava, e odia, gli operai, agli ordini degli industriali, Marchionne soprattutto, che prende con sé Bonanni, Angeletti, l'UGL della Polverini, caccia la CGIL-FIOM dai tavoli di trattativa e insieme a Brunetta e Tremonti prendono a colpi di machete lo Statuto dei Lavoratori, la Costituzione, i CCNL e iniziano la smobilitazione forzata della classe operaia in barba alla Storia della Repubblica Italiana e alla massima Legge che la governa e la sostiene.

Un razzista legaiolo agli Interni, ex squadristi di Ordine Nuovo e del FdG alla Difesa e alla guida di Roma, Comunione e Liberazione ai vertici del governo della Lombardia, insieme all'Opus Dei e Nicole Minetti; fino agli spettacoli indecorosi di macchiette pietose come Scilipoti, Barbareschi, Razzi e Razzano uno dei più indecenti.

Il governo dell'odio totale a braccetto con l'opposizione, PD, che nulla ha fatto, e mai farà, per riscattarsi dallo schifo del consociativismo d'alemanno, di Enrico Lecca e Bersani.

In tutto questo sfacelo di morte e disperazione per noi cittadini comuni, mai una sola volta il Capo dello Stato ha fatto qualcosa di concreto: mai una censura, una richiesta di rimozione di indegni, un richiamo serio e forte, ha solo e sempre firmato qualsiasi puttanata gli venisse proposta.

Eppure il Presidente della Repubblica è non solo garante del rispetto del Dettato Costituzionale, ma è la figura che dovrebbe rappresentarci e garantirci tutti: quando mai lo ha fatto?

Ha sempre sermoneggiato, come un qualsiasi parroco di campagna, un don Abbondio qualsiasi e mentre l'Italia diventava lo zimbello della Comunità Internazionale, i sindacati non statalizzati avvertivano dell'imminente arrivo del periodo di crisi del lavoro ed economica, lui, il Napolitano firmava, dormiva e riformava, fregandosene altamente, consultandosi segretamente o meno con Bersani, Alfano, Letta il Gianni… nient'altro, tutto andava bene.

Poi all'improvviso, l'Europa e gli USA si scocciano di Berlusconi, non era più in grado di garantire l'alta speculazione della BCE e Finanza Avvoltoia Internazionale, comincia il balletto dello spread con la Germania.

Merkel e Sarkozy iniziano a dare ordini all'Italia, dettano legge, intervengono illegalmente sugli affari interni di uno Stato Sovrano: il nostro.

Tutti lor signori fanno finta di non accorgersene e velocissimi attualizzano quello che per 19 anni non hanno minimamente mai pensato neppure di progettare: cacciano Berlusconi.

Il Capo dello Stato, come ha sempre fatto, non si preoccupa minimamente della Sovranità Popolare, ci pensa lui [si fa per dire, non ci pensa da solo], non scioglie le Camere ormai illegali, non indice elezioni anticipate, chiama al capezzale della Nazione il professor Monti, lo nomina seduta stante senatore a vita e lo incarica di formare il nuovo governo.




Monti, bocconiano, fidatissimo "ragioniere" dei banchieri internazionali, membro della Triplice, nella BCE, Aspen/Apenia Institute, Rockfeller-Ford Foundation chiama i suoi amici professori universitari, compreso Passera, e forma il sui Governo Tecnico.

Tecnico solo per pochi giorni, perché immediatamente diventa politico, ricattato dal PdL e dal solito Berlusconi non morto: "o fai così o ti votiamo contro e te ne vai".

Il Governo Monti esegue senza battere ciglio.

Avrebbe dovuto "dare un segnale forte di discontinuità" con il precedente scellerato esecutivo, avrebbe dovuto.

L'unico modo che avevano Monti e i suoi ministri per ridare credibilità alla classe dirigente/politica italiana e restituire fiducia e speranza a tutti noi era quello di iniziare davvero a prendere dai super ricchi, grandi evasori, immensi patrimoni, capitali scudati, Vaticano e Casta, spese militari, costi e privilegi delle Ambasciate e Consolati… non avrebbe avuto bisogno nemmeno di un centesimo da noi poveri già dissanguati da Tremonti.

Invece, riproducendo il patto con gli italiani di Berlusconi disatteso e tradito, ha fatto come i suoi predecessori, ha ceduto al ricatto: aumento dell'IVA di due punti, innalzamento dell'età pensionabile, incremento delle accise su benzina e gasolio, aumento del prezzo del tabacco trinciato, spese sui conti correnti bancari e postali ritoccati al rialzo, blocco dell'adeguamento pensioni/costo della vita, obbligo di bancomat e apertura conto corrente per i pensionati [dare ancora soldi alle stesse banche che già hanno derubato]; alla fine dei conti: prendere ai poveri che sono sempre più poveri e lasciare i ricchi, che sono sempre più ricchi, tranquilli e nababbi.

Governo Monti che doveva essere Tecnico, divenuto subito politico e trasformatosi in vampiro.

Come gli era stato preannunciato, i suoi provvedimenti, hanno portato l'Italia subito in recessione, si prevedono nei prossimi mesi 800.000 nuovi licenziamenti [studio Confindustria-Ministero del Lavoro].

Lo hanno detto tante volte, dal Capo dello Stato fino a Cicchitto: "il clima è da rivolte sociali".

Io spero con tutto il mio cuore che arrivino veramente, le rivolte sociali, che spazzino via tutti quanti, nessuno escluso, perché così come stanno le cose non è possibile alcuna altra soluzione.

Non si tratta di cambiare presidente, occorre cambiare il sistema.



Lucio Galluzzi

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giovedì 8 dicembre 2011

PAPAVERI E PAPI



PIANGONO E FOTTONO IL PROSSIMO


Ma questa gente che predica così bene, ogni giorno di più, invitando al sacrificio finale, dopo tutti quelli che ha imposto lo scellerato TremoRti, con che faccia parlano?

Come si permettono di chiedere e obbligare, loro, che nulla sanno della fame e disperazione, della miseria e contare i centesimi, del fare la spesa in quattro hard discount diversi per risparmiare e mangiare una volta al giorno saltando la cena?

Noi che si lasciano le macchine nei garage, per quelli che li hanno macchine e garage, perché non ci è più permesso di fare benzina, pagare l'assicurazione, il bollo.

"E' un anno che non mi compro più neppure una maglia", diceva un mio amico.

Vai in giro per la città e di settimana in settimana, non c'è via che non abbia negozi che stanno chiudendo.




Basta solo guardarsi intorno, usare un po' più di attenzione e le vedi le borse della spesa delle signore, sempre più vuote; quelle dei pensionati contengono quasi nulla: di solito il latte, neppure quello della Centrale, costa troppo, un pacchetto piccolo di pastina da fare in brodo, la baguette che costa solo 70 centesimi e basta.

Non si può dire 'magari aveva già tutto in casa'… perché il giorno dopo rivedi le stesse persone con le identiche "spese".

Noi, tutti, da un parte, "aumenta tutto, anche la miseria", loro, pochi, pochissimi, dall'altra che non smettono il sermone, vogliono ancora più soldi, rigore, sangue, morte; predicano dai pulpiti alti sia laici che vaticani, predicano e basta.

Ci raccontano che abbiamo evitato la catastrofe appena in tempo, visto che non se ne erano accorti prima: per 19 anni interi?

Un Capo dello Stato che ha firmato tutto quello che il governo fascista del puttaniere gli presentava: mai una volta che abbia alzato la voce e difeso seriamente noi, i cittadini, quelli che rappresenta per dettato Costituzionale.

Per anni ha fatto solo bla bla, non ha ascoltato le urla di studenti, precari, disoccupati, sindacati veri, non quelli gialli… se ne è bellamente fottuto di noi e ligio alla politica della "distanza" si è comportato da burocrate dinosauro e ora ci viene a dire che la catastrofe è stata evitata in tempo!

Ma in due decenni questi vecchi bacucchi hanno sempre dormito?

Ora all'improvviso si sono svegliati tutti di colpo e recitano la lezione passata da uno all'altro, tutti a cercare di rifarsi la verginità.

Da Servo Bonanni a nullo Angeletti, dalla Susanna Mi Camuffo agli spolverati UGL.

Piercasinando Caltagirone riscopre i valori della Democrazia Cristiana, si talarizza e davanti ai microfoni prega per la soluzione dei problemi dei pensionati e poveri d'Italia.

L'Iguana Fini e l'Italico Bocchino fanno finta di volere che il Vaticano paghi le tasse.

I legaioli ora sono tutti in clinica per la ricostruzione plastica dell'imene; fanno opposizione, dura, presentandosi come salvatori dei CCNL disdetti dai padroni, copiano e incollano proclami rivoluzionari, li recitano come fossero appena arrivati ora in Parlamento.

E' tutta una mirabile miseria di commedianti squallidi.

Il puttaniere morto non ha smesso di morire: non ha altro da fare se non chiedere, come sempre, di mettere la fiducia, blindare i Decreti, calare dall'alto della dittatura, mai finita, i provvedimenti del Governo Teorico dei Professori.

Balla dopo balla, Sudario Monti sta facendo la figura che era logica facesse: sperimenta spietatamente sulla nostra già claudicante vita, il vampireggiamento finale.

Prima avevamo la tirannia del pisello pazzo e lo Stato trasformato in un bordello: unico interesse la gnocca e il malaffare, tutto il resto dimenticato.

Napisan però non se ne era accorto e con lui tutti gli altri della corte.

Ora, per imposizione e mai per suffragio, il popolo fa paura, hanno instaurato la dittatura bancaria.



Da casa chiusa, l'Italia è diventata una filiale dei Rockfeller-Aspen Institute-Bilderberg.

Dobbiamo tutti ringraziare il Capo dello Stato e Don Abbondio Bersani, i vari Gianni ed Enrico Lecca e soprattutto la salma di Enrico Cuccia che tanto vede e provvede ancora per noi.

Sudario Monti, graditissimo alla Santa Sede, amico fidato del Cardinalissimo Tarcisio, si è ben guardato dal colpire anche solo minimamente i privilegi e le vergogne economiche della Santa Sede, Casta e super ricchi.

Quelle sono cose che non si toccano, guai!

Non sia mai che oltre Cuccia, anche il cadavere di Marcinkus risorga per vendicarsi dell'onta.

Così Ratzinger, monarca assoluto del suo Stato, soffre molto per noi tutti, geme anche la CEI e ci affidano alla Santa Vergine: che commovente la solidarietà papale!

Ma la Madonna non è competente in questioni di religione monetaria globale, pregarla per cosa?

Una fraterna prece senza tanto esibirsi, vedi Vangeli, è chinare la testa, fare un bel mea culpa silenzioso, nel cuore, cominciare a pagare le tasse, dando l'esempio, anche agli altri grandi evasori; versare l'ICI e con coraggio cristiano chiedere un bel colpo di spugna al Concordato fra Stato e Chiesa che è una vergogna, la rimodulazione dell'otto per mille, rendendo più trasparente ed equa la fetta che spetta veramente alla Chiesa Cattolica.

E' da questo che si deve partire.

Chi ha di più dia a chi ha di meno.

Chi non ha mai pagato lo faccia adesso.

Tanto ormai al vostro Inferno ci andrete comunque, perché siete anche idolatri; quella che ieri il papa ha pregato, per guidarci nella crisi, non era la statua della Madonna, ma il simulacro dello IOR.



Lucio Galluzzi

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lunedì 5 dicembre 2011

IERI LE LACRIME DELLA FORNERO, DA OGGI IL NOSTRO SANGUE


Così ce l'hanno fatta.

Pure in fretta.

Ci sono riusciti. Come avrebbe potuto essere diversamente?

Nessuna opposizione, sindacati seduti al tavolo con i vampiri, "currite, currite che è tregenda!"

Perché se non è un Moro assassinato da presunte Brigate Rosse di Stato, una stazione o una piazza che saltano, un'autostrada sventrata al passare di un giudice e della scorta, un treno esploso… ci sono altri modi per la stramaledetta "Unità Nazionale d'Emergenza"; quella nella quale tutti si prendono a braccetto, fingendo di volersi bene, fanno una grande famiglia Parlamentare e qualsiasi merda possono, la concretizzano.



La manovra dei "Professori" al governo del Paese è semplicemente una strategia repressiva.

Nient'altro.

C'era bisogno di sedare il popolo, quello che si stava svegliando, che avrebbe cacciato il sistema democristiano, mai morto.

L'urgenza era distrarre l'attenzione e coinvolgere la Nazione tutta in altro.

Non farla più indignare per la mafia nello Stato, o lo stesso Stato mafia.

Gettare nero di seppia a tonnellate per coprire la Casta e le sue vergogne.

Far sì che i giornali non parlassero più di tangenti, deputati ladri, collusi, abusi di potere, conflitti di interesse, patto scellerato e assassino tra cosa nostra e lorsignori, ndrangheta a Milano e in tutto il nord Italia a gestire appalti pubblici di grandi opere e imprese.

Far cadere il silenzio sulle infiltrazioni della malavita organizzata nelle amministrazioni locali.

Ce l'hanno fatta.




Il puttaniere d'Arcore ormai era fallito mentalmente e intorno aveva solo parassiti e deficienti avvoltoi.

Non era più una garanzia per i potenti d'Europa.

E poi, nella sua pazzia, aveva pure detto che l'Euro non era così indispensabile.

C'è voluto poco per spazzarlo via, ci hanno pensato la BCE e i grandi investitori sanguinari ad essa collegati.

La Banca Centrale Europea è l'unica al mondo che permette la speculazione sui titoli di Stato, dei suoi Stati membri, da parte della Finanza internazionale; in ogni altro Paese civile questa manovra è un reato penale, chi lo commette se ne va dritto in galera [vedi USA].

In poche ore il potere bancario mondiale ha fatto quello che le pecore italiane non sono riuscite in 19 anni di dittatura dei nani.

Ora tutti, ma proprio tutti, sono convinti che questi "benefattori" abbiano agito per il bene nostro.

Le pecore diventano coglioni.

C'è una logica dalla quale non si prescinde: gli italiani non sono mai riusciti ad affrancarsi dalla schiavitù; nel nostro Paese non c'è mai stata una Rivoluzione.

Il gregge ha sempre subito e mai ha osato alzare la testa più di tanto.

Il Grande Fratello questo lo sa. Ne ha tenuto ben conto.

Così l'Architetto che tutto prevede e provvede, chiuso insieme ai suoi Fratelli nelle segrete logge delle quali non sarebbe dato sapere, spazza via il Governo dei pagliacci.

Per il bene nostro?

Non ho mai sentito parlare di squali capobranchi bulimici che non mangiano la preda per compassione amicale.

Un movimento degli Indignati organizzato e vivo in Italia non poteva essere permesso.

Ci mancava poco, sarebbe stata rivolta di popolo affamato e disperato, il Parlamento assaltato e occupato e il Sistema dei padroni e delle banche smascherato e cacciato non solo a pedate [Benito Mussolini e Bottino Craxi docent].

Potevano i vampiri suca tutto magna magna rischiare una "Primavera Araba" in Italia e di conseguenza in Europa?

Ecco Monti.

Il Robot giusto al momento giusto.

La rotellina dentata che è perfetta per gli ingranaggi.

Talmente perfetta che è subito nominato senatore a vita e siccome la Merkel e Sarkozy ordinavano di fare in fretta, Napolitano ha eseguito: in spregio alla sovranità popolare che chiedeva elezioni anticipate senza il "porcellum", senza tener conto di Referendum con milioni di firme che attendono lì, dimenticati, come tutto il marcio che hanno voluto coprire.

Siamo in restaurazione della peggiore Democrazia Cristiana.

Non ci sono differenze tra i discorsi del nuovo Governo e quelli di Andreotti e dei suoi ministri che ci hanno ammorbato per decenni.

Sono sempre le stesse parole, identiche: crisi, recessione, inflazione, sacrifici, lacrime, sangue, emergenza nazionale, fallimento, tragedia.

E tutti ci credono.

Da quasi un secolo.

Belano e brucano lo stesso sterco infetto.

Ecco che partoriscono pure la manovra richiesta, già decisa chissà da quanto tempo, nei templi Bilderberg, Rockfeller, Aspen…

Sfornano un'altra condanna a morte per i cittadini, dettata punto per punto in chissà quale loggia copertissima.

Da quest'oggi oltre alla sodomia impostaci da sempre, ci sono le unità mobili per il sucamento di sangue che è "dovuto" perché siamo tutti degli idioti.

Passive vittime che godono del peggior sadismo mai praticato da Mussolini in poi.

Monti aveva promesso, pure lui!, non l'ha chiamato "contratto con gli italiani", ma non è cambiando parole e fondale alle conferenze stampa di Palazzo Chigi che si varia la sostanza.

Il Robot aveva assicurato che questa ipotetica crisi l'avrebbero pagata quelli che non "avevano dato in precedenza"; le fasce deboli sarebbero state rispettate.

Balle.

La Manovra Massonica è stata talmente in Loggia che l'hanno tenuta segreta, a porte chiuse, fino all'ultimo momento.

Non potevano dire che nei provvedimenti che hanno sparato sui meno garantiti non c'è una sola parola che riguardi il lavoro, lo stato sociale, i precari, i disoccupati, i poveri, gli anziani, i malati cronici, gli affamati, i giovani.

Hanno fatto tutto senza comunicare prima.

Susanna Mi Camuffo tuonava all'ultimo comizio: "40 è un numero intoccabile, come lo è il 18 del nostro Statuto".

Li hanno toccati tutti e due quei numeri.

Ben prima lo aveva fatto Marchettonne, disdicendo i CCNL FIAT e minacciando di portare via dall'Italia la produzione, come non lo avesse già fatto.

Ma la Camuffona: "lo sciopero generale lo considero, ma attendo di capire e sapere i contenuti della manovra…"

Si è seduta insieme agli altri due al tavolo dei "Professori", poi dopo tre ore sono usciti mimando il pianto e lo sconforto.

Come ha fatto la Fornero.

Davvero commoventi, tutti.

"Non si era mia vista piangere una ministra", dicono in tanti, "è un segno positivo".

Come lo era quello della Carfregna, Prestami il Giacomo, Enterogelmini con la voce rotta dalla tristezza quando è caduto il suo padroncino…

Ma quante palle si raccontano gli italiani per far finta d'essere vivi!

La Merkel dice che l'Italia è il traino per l'Euro, se fallisce lei, muore tutta l'eurozona.

Ma Obama un mese fa aveva detto che il nostro Paese sta bene, è solido, non ha rischio di fallimento o bancarotta.

Sarkozy s'è arrabbiato perché minato nella sua mania d'imperare.

Così hanno iniziato, la culona fallita e il nanetto lumaco a dare ordini, all'Italia. Chissà perché proprio a noi!

L'Islanda si è salvata senza accettare la manovra per accollarsi le perdite delle banche, la svalutazione interna e deflazione del debito.

La Grecia si è stufata dell'Europa, rivuole la Dracma, si rifiuta di vendere i suoi tesori archeologici e storici ai vampiri, che li hanno chiesti: feroci strozzini senza ritegno.

L'Inghilterra ha un piano pronto per uscire dall'Euro che non ha mai sopportato.

Come mai solo l'Italia deve obbligatoriamente accettare ogni ricatto?

Se siamo la settima potenza industriale al mondo, perché non abbiamo provato ad alzare la voce?



Avremmo potuto dire alla Culona e al Napoleone Playmobil che uscivamo dall'euro.

Visto che avremmo fatto fallire per prima la Germania e poi la Francia [i due premier sono trombatissimi politicamente e per credibilità economica], come mai non abbiamo provato a far stringere lo sfintere anale ai "padroncini"?

Soprattutto, costava tanto ai "Professori" dire senza mezzi termini che l'Europa Unita non esiste, ma è solo un'illusione sulla carta e nient'altro?

Uscirsene per un po' dal delirio del commissariamento EU avrebbe fatto bene prima di tutto a noi e per ricaduta a loro, se non altro come insegnamento d'umiltà da praticare.

Non ci credo a questa crisi, è chiaro.

Di ricchezza ce n'è in abbondanza per tutti.

Basta solo andarla a prendere e redistribuirla.

Il sangue richiesto agli italiani con questa ulteriore manovra poteva essere tranquillamente evitato: blocco dell'inutile e deleterio progetto dell'Alta Velocità, niente corsa agli armamenti nuovi, 5% in più di penale ai patrimoni scudati nei paradisi fiscali, cancellazione dei privilegi fiscali alla Santa Sede.

Sarebbe pure avanzato qualche miliardo.

Diceva Giuseppe questa mattina: "Dovremmo, tutti, disdire le tessere dei sindacati".


Lucio Galluzzi

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