venerdì 18 novembre 2011

PROFESSOR MONTI: L'ITALIA E' FATTA DAL POPOLO

FIDARSI E' BENE, NON FIDARSI E' MEGLIO


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Voglio essere governato da bidelli, disoccupati, precari, barboni, senzatetto, sfrattati, umiliati, ultimi, pensionati al minimo, casalinghe… e molti giovani!

Basta partiti, basta Vaticano, basta Democrazie Cristiane bianche, azzurre, verdi o rosse.

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Via il puttaniere, tutti festeggiano, è anche giusto: 18 anni di cazzate e penose figure di tolla internazionali lo richiedevano.

Qualcuno ha scritto e detto che chi insultava per strada, nelle piazze, sotto i palazzi lanciando anche monetine, è da condannare perché esecrabile.

Non è stato poi solo qualcuno a dirlo, anche in questa cosa in molti, trasversalmente si sono allineati a pecore obbedienti.

Angelino Jolie Al Fano e Ciqui L'incappuccione Azzurro valgono tanto quanto Don Abbondio Bersani, il vice conte vaticano D'alema e Piercasinando Caltagirone.

E' stata tutta una Scilipotata.

Come dire agli italiani: per tutti questi anni ministri, deputati, rappresentanti della gomorra di Stato vi hanno chiamati cretini, parte peggiore dell'Italia, delinquenti, squadristi, terroristi, vi hanno fatto manganellate ben bene dalla loro polizia, definiti cutattoni, derubati, truffati, ridotti a niente, negato il futuro, costretti al suicidio per disperazione… se adesso i responsabili dello sfascismo se ne vanno, voi, cittadini, dovete per obbligo stracciarvi le vesti come una qualsiasi Santadeché, difendere il vostri aguzzini e amarli profondamente per tutto il male che vi hanno fatto.

Saremo anche "cretini" come ci definisce quel coso ignobile di ex minestrino piccolo piccolo, antidemocratici, ce l'hanno detto Enrico Lecca e Skeleton Fassino… ma tutto ha un limite, storico.



Gli italiani sono stati fin troppo civili nel festeggiare la cacciata degli impresentabili: proprio perché siamo in Italia, non è accaduto quello che oggi non avrebbe più permesso alle facce di bronzo neppure di stare seduti in Parlamento.

Non meritano di occupare posti nelle Istituzioni: per loro ci sarebbero dovute essere sequenze di processi immediati e per direttissima per tutti i reati che hanno commesso che sono veramente tanti e gravi.

Dall'alto tradimento al vilipendio delle Istituzioni democratiche, dallo scambio di voti con Camorra, Ndragheta e Cosa Nostra all'insulto alla popolazione italiana, dal tentativo di Golpe alla costituzione di Associazione Segreta, truffa aggravata e continuata, comportamenti penali antisindacali, omicidi in galera e nelle piazze, sfruttamento della prostituzione minorile e non, abuso di potere, millantato credito, falsa testimonianza… e chi più ne ha ne metta.

Ringraziassero con inchini e rispetto, questi cialtroni, perché se ne stanno ancora lì, ad occupare illegalmente posti che nessun italiano ha mai voluto dare loro.

Non è vero che sono stati eletti dal popolo con votazioni democratiche.

Lo sanno bene perché si sono fatti la legge, quella di Neanderthal Calderoli, che permette non agli eletti dalla gente di diventare "onorevoli", ma a quelli scelti dalla Segreteria di partito, cioè dai vari Puttanieri, Amebe Bersani, Piarcasinandi Caltagironi…

La smettessero, almeno oggi, che sono nella polvere, di continuare con la tiritera della balla infinita da raccontare al popolo bue, che tanto bue non è.

Solo in Italia hanno potuto godere della cacciata con la gente in piazza che stappava bottiglie di spumante e cantava Bella Ciao o Alleluja; in ogni altro Stato sarebbero dovuto fuggire a gambe levate per evitarsi il peggio.

Adesso tacciano: non ne hanno più il diritto, men che meno il dovere.

Però: finita la festa, gabbato lo santo.

Ecco il nuovo governo.

Siamo talmente furbi qui da noi che sapendo la crisi creata dai banchieri massoni occulti internazionali che facciamo? Affidiamo il nostro futuro alle stesse banche: Monti qui da noi al Governo, Draghi lassù alla BCE, Passera che "non ha alcun conflitto d'interesse", lo IOR che le controlla tutte.

Anche il Vaticano si è unito all'orgia unanime di fiducia e felicità per questo nuovo esecutivo.

Solo quest'ultima cosa dovrebbe terrorizzarci.

"Qui da noi" significa: il Presidente della Repubblica, che da sempre firma tutto e pure questa volta non si è risparmiato.

Napolitano ha scelto lui per noi, ha imposto, la sovranità popolare cancellata da una Mont Blanc.

E' un atto gravissimo, ma gli italiani da sempre sono pazienti masochisti, deleganti in bianco.

Quando l'anno scorso l'Italia fu percorsa dalle proteste di tutte le scuole pubbliche, Università e personale della Conoscenza, a causa dei bombardamenti a morte lanciati dai tricefali Enterogelmini/TremoRti/Brunetta, il Capo dello Stato volle ricevere i rappresentati della Rete Universitaria.

Chiese ai ragazzi un documento scritto e dettagliato con le richieste e si impegnò a rappresentarle "con forza" al governo.

Si fece talmente sentire il Napisan, che la Riforma Mortale passò così come la volevano i gerarchi dei Ballusconi.

Il 14 dicembre tutta la scuola pubblica protestò nelle piazze, soprattutto a Roma; voleva arrivare al Senato e a Montecitorio per manifestare lo sdegno; lo Stato dell'amore rispose solo col manganello e le botte.

La Scuola Pubblica defunse.

Sono questi i comportamenti che alimentano lo scollamento sempre più forte tra cittadini e classe politica.

I mestieranti partitici ascoltano solo loro stessi, si parlano e si accordano l'un con l'altro sulla nostra pelle, a noi non resta altro che subire.

Non siamo ancora stati in grado di formare un movimento di indignati veri, permanente, attivo, che sia controparte e faccia proposte specifiche.

L'Italia, rispetto a tutte le altre "potenze economiche civili" è indietro di 10 anni; non è un caso che sul nostro territorio e nelle istituzioni sia presente da sempre il Vaticano.

Il popolo non viene mai ascoltato.

Mai lo è stato.

E' come non esistesse: è più importante il crocefisso da esporre per legge nelle aule che i veri agnelli di Termini Imerese o Pomigliano, di Fincantieri, Irisbus, Pastori Sardi immolati dai vari Marchionne, Bonanni, Angeletti e finanche dalla Camusso.

Ora c'è Monti, il professore.

Il suo governo fatto di tecnocrati Magnifici Rettori, Cattedratici Universitari Cattolici più o meno privati, Banchieri: tutte gente di altissimo profilo, certamente seria, presentabile, di rispetto [tranne uno o due]: ma lontani, lontanissimi da noi.

Ancora una volta un esecutivo dove il popolo non è rappresentato.

Un Governo approntato con record di velocità.

Giri di consultazioni compulsi, in tre giorni hanno fatto tutto.

Dimenticandosi di ascoltarci, e non è un caso.

Anzi: due giorni fa noi lavoratori della Conoscenza e tutti gli studenti siamo di nuovo scesi in piazza, in sciopero, per dire al neo Presidente del Consiglio che non stiamo né con lui, né con Tremonti, che vogliamo parlare ed essere ascoltati, riprenderci il futuro che ci hanno depredato, salvate le scuole non pensate solo alle banche.

Con noi c'erano i precari, i metalmeccanici, i disoccupati, i disperati che non sono rappresentati da alcuna tessera; siamo stati accolti da una nuova e amorevole comprensione ed incontro: manganellate e botte, teste spaccate e repressione a Torino, Milano, Palermo, Roma…





"Ascolterò i giovani e le parti sociali, il malessere nel Paese deve avere voce in capitolo", lo disse il neo premier prima della fiducia universale.

Parole, solo parole.

Se i giovani e le parti sociali sofferenti che ha ascoltato sono stati i sindacati gialli, la MiCamuffo e il Cardinal Bagnasco, del quale è intimo amico, allora veramente "abbiamo cominciato bene".

L'ha detto anche il Papa, prima di partire per il Benin, lo ha comunicato direttamente al fedele Monti che è andato a salutarlo all'aeroporto.

L'ha detto anche Bagnasco alla sua Lectio Magistralis dove erano presenti Angelino Jolie Al Fano, Due Maroni, Don Abbondio Bersani e Piercasinando Caltagirone.

Un bruttissimo inizio.

Da paura.

Voglio essere governato da bidelli, disoccupati, precari, barboni, senzatetto, sfrattati, umiliati, ultimi, pensionati al minimo, casalinghe… e molti giovani!

Basta partiti, basta Vaticano, basta Democrazie Cristiane bianche, azzurre, verdi o rosse.


Lucio Galluzzi

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venerdì 11 novembre 2011

FIDELIO


UN REICH SI AGGIRA PER L'EUROPA



Si annebbia il messia padreternico che doveva salvarci dal cancro in tre anni, regalarci un milione di posti di lavoro e fare dell'Italia un enorme bordello privato costellato di campi da golf e troie, ed ecco che arriva uno che è santo subito pure lui.

Difatti Napolitano lo ha nominato immediatamente senatore a vita.



Ne avevamo proprio bisogno di un altro, perché di senatori, questori, onorevoli, sottosegretari, podestà e gerarchi ne avevamo pochi.

E' talmente santo questo Monti da essere una trinità: un tre Monti.

Vale tre di quel pvofessove-io-so-tutto.



Mario Monti la soluzione, il politico/tecnico salvatore della Patria, colui al di sopra delle parti, che per obbligo deve essere amato e stimato da tutti.

Infatti il suo primo ingresso al Senato è stato accolto da un'ovazione.

Tutti lo vogliono, persino Sputazzetta Gasparri che è corso a sleccare subito, come ogni buon pechinese ammaestrato che si rispetti; e se lo ha "promosso" la saliva umana a forma di funghetto repellente, allora possiamo stare tranquilli.

Se poi arriva pure la Benita Petaccia Santadeché a lisciarglielo, beh: che meraviglia!

L'uomo del Colle che cambierà il corso della sofferenza dei cittadini italiani, stuprati per 19 anni da un branco di avvoltoi cannibali, banchieri vampiri, Europa Unita che non esiste.

E mentre i cialtroni continuano le loro pagliacciate urlandosi "fascista" "manifestista", "traditore", "votazionista" e chi più ne ha ne metta, passa, senza alcun dissenso, la consegna dell'Italia in mano al potere della finanza spietata.

Napolitano ha deciso che per proteggere e affrancare il suo popolo dalla miseria, lo deve affidare agli sciacalli di professione.

Il Capo dello Stato impone dall'alto, con l'amore tipico del Partito della Gnocca, una nomina: consenso popolare esautorato.

Si spinge anche oltre: sceglie, in nome nostro, cioè suo e dei suoi amici, la latrina del governo di Larghe Intese: sarà tutto un correre di marchettari della politica puttana e ricicloni falliti a mantenere poltrone, sgabelli, perseverando nel crimine della loro presenza.

Mario Monti: una personalità d'alto profilo.

Altissimo.

Difatti è stato nominato dal primo governo Ballusconi a Commissario Europeo, con deleghe economiche, dal 1994 al 1999.

Dal 1999 al 2004, il governo di Capitan Findus D'alema lo riconferma allo stesso incarico; vuoi mica che il baffetto faccia un torto a Silviuccio? Altrimenti la poltrona a Capo del Copasir se la sarebbe sognata.



Contemporaneamente, il novello senatore a vita, è stato Presidente della Commissione Trilaterale: una potentissima associazione ultraliberista statunitense, giapponese ed europea, in stile massonico, voluta da David Rockfeller e Kissinger.

Proprio la Trilaterale, per darsi una parvenza di liberismo, scelse il sedicente ex comunista, migliorista, per fingere l'estraneità parlamentare dell'economia sciacallesca; la stessa, identica, che sta affondando Stati europei a muzzo con le politiche assassine della BCE [presieduta oggi da Mario Draghi, ex collega di Monti quando era consulente della Goldman Sachs], FMI e Borse.

Il Monti fa parte del Comitato Esecutivo dell'Aspen Institute, inquietante struttura finanziata alle origini finanziata da Rockfeller Brothers Fund e Fondazione Ford [finanziarono il Golpe in Cile contro Pinochet, sostenuto dalla Scuola Neoliberista degli economisti di Chigaco. Coincidenze bislacche?]

In Italia, l'Aspen Institute rivendica il proprio diritto a riunirsi a "porte chiuse".

La sezione nazionale è stava voluta da Gianni Letta, che nel prossimo governo se Monti sarà il premier, rimarrà di certo sottosegretario; presieduta da Giulio Tremonti e fra i vice presidenti annovera Enrico Letta.

Nell'Aspen vengono discusse le tematiche più scottanti per la vita del Paese e dettate le linee.

Proprio in Aspen prese vita il progetto del nucleare italiano con Chicco Testa & Co., battuti dal Referendum popolare e poi dall'apocalisse di Fukushima.

Ma non c'è già il Parlamento per decidere le linee politiche del nostro Paese?

Perché lo deve fare l'Aspen?

Il Parlamento dovrebbe essere democraticamente eletto.

Mario Monti no.

E' stato imposto dall'alto.

L'Aspen Institute adora i "grandi pensatori" al governo.

Li adora anche Gianni Letta.

Li preferisce il Presidente della Repubblica e con loro le "larghe intese".

Ma le larghe intese sono tossiche, portano al pensiero unico e al baratro.

Le opposizioni sono cadute nel tranello, pure loro osannano il pensiero unico della grande intesa.

Impreparate ed inette, faranno passare le norme del maxiemendamento economico, impopolari. Solo impopolari e nient'altro. Non necessarie.

Non cambierà nulla.

Tutti d'accordo fanno titoloni sui loro quotidiani e TG: "un enorme lavoro attende Mario Monti". "Auguri Professore", "Ecco la Svolta", "Berlusconi Bye Bye", "Finalmente si cambia"… chissà perché tutto questo ha ridato fiato alle Borse?

Le Riforme di Monti così tanto sbandierate da tutte le forze politiche in Parlamento e loro megafoni, non sortiranno migliorie: aumenteranno solo la miseria, impoverendoci ancora di più e cancellando il welfare.

Ci voleva il potere forte.

Eccolo!

Berlusconi, troppo deficiente per un golpe completo, è stato messo da parte, non era abbastanza credibile come dittatore.

L'Italia si trova nello stato attuale per le colpe della sciagurata conduzione dei governi di Silvio e Giulio.

Non c'è da cambiare Capo, sostituendolo con una contiguità peggiorativa e più pericolosa.

E' il sistema politico da sostituire, tutto.

Rivedendo anche l'Euro e quanto ci sia utile, visto che ci ha pure tolto la sovranità nazionale, dopo la Grecia… già abbiamo il Vaticano che detta legge e condiziona le decisioni dei compagni di merende di Stato.

Ripensare l'Europa Unita che non esiste se non sulla carta e gli intenti bla bla bla.

Capire che è semplicemente vergognoso e scandaloso che tutte le opposizioni, Napolitano e coro delle Medee riunite abbiano accettato il ricatto del maxiemendamento obbligatorio velocizzato e segreto fino all'ultimo momento, costi quel che costi.

Saranno di nuovo lacrime e sangue.

Nessun forcone per strada e sotto i palazzi.

Tutti a brucare negli stessi pascoli ormai secchi.

Non è questo il periodo più brutto per l'Italia dal dopoguerra ad oggi.

Il peggio deve ancora venire.

C'è aria di quarto Reich.

Chi può, scappi da questo Paese maledetto.










Lucio Galluzzi

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